Ecobonus 110% e Domotica: come funziona

Ecobonus 110% e Domotica: come funziona

L’Ecobonus al 110%, poi ribattezzato Superbonus, è senza alcun dubbio una delle più grandi novità del 2020.

Previsto dal Decreto Rilancio, esso è stato pensato per ottimizzare l’efficienza energetica degli immobili, alleggerendo i costi di restauro, di miglioramento energetico e sismico.

L’art. 2 del decreto Mise, dedicato ai requisiti tecnici degli interventi per l’ecobonus, riporta nel punto f uno specifico requisito: “Installazione e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi e sistemi di building automation”, ovvero l’insieme di dispositivi che assemblati si occupano di automatizzare le funzioni di un edificio.

La guida sul Superbonus di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, spiega come la Domotica possa essere utilizzata per il controllo da remoto degli impianti termici. In particolare può essere applicata al riscaldamento o alla produzione di acqua calda sanitaria e alla climatizzazione.

Grazie a questo decreto saremo quindi in grado di trasformare la nostra casa in Smart Home. Attraverso tale sistema potremo monitorare e gestire da remoto diversi apparecchi, da quelli che gestiscono l’illuminazione fino ai dispositivi per il controllo del riscaldamento.

I motivi per scegliere la Domotica?

Una volta configurato tutto il sistema, questa nuova tecnologia sarà in grado di includere nella vostra vita più sicurezzasemplicità e comfort. Non solo, attraverso l’automazione dei dispositivi che compiono funzioni domestiche si è in grado di ridurre notevolmente le spese energetiche, favorendo quindi oltre ad un risparmio in termini economici anche un impatto ambientale positivo.

Quali sono i requisiti da avere?

Uno dei requisiti fondamentali è che gli edifici risultino esistenti e dotati di impianto termico alla data di inizio dei lavori.

Tali sistemi dovranno inoltre:

  • mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, con la fornitura periodica dei dati.
  • mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti
  • essere controllabili da remoto. Quindi poterli accendere, spegnere e programmare da distanza.

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese ammissibili alla detrazione fiscale riguardano questi determinati interventi:

  • la fornitura e la posa in opera di apparecchiature elettricheelettronichetermiche e meccaniche, opere idrauliche e murarie necessarie per l’installazione e gli impianti solari termici degli edifici.
  • spese per prestazioni professionali, come produzione della documentazione o direzione dei lavori.
  • disinstallazione e dismissione, parziale o totale, dell’impianto di climatizzazione invernale già esistente.
  • lavori per l’adeguamento della rete di distribuzione e diffusione, dei sistemi di accumulo e di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di regolazione, e dei sistemi di emissione.

Quali sono le spese NON ammissibili?

Non rientrano nelle spese ammissibili gli acquisti di dispositivi che hanno lo scopo di dialogare o connettersi da remoto con questi sistemi; come ad esempio smartphonetabletcomputer, etc. Questi restano a completo carico del contribuente.

Per quanto riguarda la soglia di spesa, teoricamente l’Ecobonus domotica non ha limiti di importo. Tuttavia, nel caso in cui tale installazione venga fatta contemporaneamente ad altri interventi di riqualificazione energetica, va calcolato il limite massimo di spesa ammesso per la tipologia di intervento effettuata in contemporanea alla domotica.

Come non ricorrere in sanzioni.

Attenti alle sanzioni. Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, potrà effettuare dei controlli a campione casa per casa, attraverso dei professionisti abilitati, per verificare le condizioni di ammissibilità all’agevolazione e che tutti i requisiti per accedere alla detrazione siano stati rispettati.

Per evitare di incorrere in sanzioni fino a 15 mila euro, nel caso di un eventuale controllo da parte dell’Enea, è necessario assicurarsi di aver conservato tutti i documenti tecnici come asseverazione, scheda descrittiva dei lavori e schede tecniche dei dispositivi; le fatture, le ricevute dei bonifici, la delibera condominiale e la copia della comunicazione all’Enea.