Il 6 marzo si spengono le luci e si accende l’amore per l’ambiente, con l’iniziativa storica di Rai Radio2 M’illumino di meno, che da anni si batte per promuovere un consumo energetico consapevole.
L’inquinamento luminoso, oltre a influenzare il ciclo naturale di piante e animali (e, in particolare, degli insetti), incide anche sull’inquinamento atmosferico: l’energia elettrica è infatti prodotta per l’85% a partire da fonti non rinnovabili – i combustibili fossili (in questo caso, principalmente carbone e gas). Questi sono tra i principali responsabili della produzione di sostanze inquinanti dannose per uomo e ambiente, e contribuiscono ad aumentare l’effetto serra e ad accelerare il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.
Più alberi, meno inquinamento. Proprio per questo è ancora più importante una iniziativa che mira a sensibilizzare su questi temi, sul rispetto dell’ambiente: lanciata nel 2005, M’illumino di meno, oggi alla sedicesima edizione, è nata da un’idea della trasmissione Caterpillar, di Rai di Radio2. In questa occasione, che quest’anno cade il 6 marzo, si chiede a tutti – cittadini, attività commerciali, istituzioni… – di spegnere le luci o di organizzarsi in bassa luminosità: case, monumenti e piazze, musei, ristoranti – insomma ovunque si possa fare a meno dell’illuminazione o proseguire nelle proprie attività a luminosità ridotta. Nelle passate edizioni si sono spenti, tra gli altri, anche la Torre Eiffel a Parigi, il Foreign Office a Londra e la Ruota del Prater di Vienna.
Quest’anno quella che è diventata la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili pone al centro l’importanza degli alberi, in quanto strumento naturale per ridurre l’inquinamento atmosferico da anidride carbonica e rallentare il riscaldamento globale. Le piante si nutrono infatti di CO2, oltre a filtrare diverse sostanze inquinanti e a contrastare l’erosione del suolo: sono al momento la migliore arma che abbiamo per mitigare il cambiamento climatico. In questa cornice, l’ambizioso obiettivo di M’illumino di meno 2020 è piantare un filare di 500.000 alberi che idealmente unisca Pino Torinese (Torino) ad Alberobello (Bari).
L’edizione 2020 è quindi più verde che mai, ma anche globale e transgenerazionale. Il 6 marzo spegniamo le luci e piantiamo un albero. Un albero fa luce.